Luigi Beltrami

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Biografia breve di Luigi Beltrami

Luigi Beltrami (Genova 1855 - 1933) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato nell'anno 1855 in Genova, frequentò l'Accademia Ligustica genovese artista seguace del genovese Giovan Battistsa Cevasco, sostenitore e propugnatore del movimento realistico, ed in effetti il Beltrami eseguì nella sua attività di scultore busti, ritratti, monumenti funerari e sculture di genere, con le quali partecipò alle Esposizioni di Torino del 1884 con l'opera I crepuscoli, di Genova dello stesso anno con le opere "La nonna" e "Per le vie di Genova" e di Milano, sempre in adesione ai canoni del realismo; all'Esposizione triennale di Brera a Milano dell'anno l891 egli fu presente con l'opera "Evviva!", raffigurante una baccante dalle belle forme (n. 133 del catalogo). Fu molto seguita dal pubblico e dalla critica la questione della "forma", da lui sollevata, nel corso di detta Esposizione, sulla "Cronaca dell'Esposizione di Belle Arti", con copiose argomentazioni in contraddittorio col critico d'arte e noto scrittore Alberto Sormani. Da convinto seguace del movimento realistico, il Beltrami pose la domanda: “Nella forma dev'essere maggiormente apprezzato l'artista che più si avvicina al vero quale ce lo trasmettono le nostre qualità visive, oppure quello la cui tecnica personale sia manierata e convenzionale?". Gli risposero il Sormani e Vittore Grubicy sostenendo entrambi che la teoria generale dell'arte richiede la concordanza perfetta dell'opera col sentimento, ossia coll'impressione che dev'essere nell'animo dell'artista, sì che la forma non è altro che il mezzo con cui tale impressione si rende manifesta. Ed essi non erano lontani dal vero. Replicò loro il Beltrami richiamando l'eccellenza dei Maestri del Quattrocento perchè si mantennero al vero nelle loro opere; egli concluse che l'opera d'arte può nascere soltanto dall'elevatezza del sentimnento dell'artista, espresso peraltro con tecnica perfetta, riproducendo la realtà, perchè la forma dev'essere il frutto di diligentissimi "studi della natura". Fra le sue opere funerarie a Staglieno si citano la lapide "Antonio Cappellini" la Tomba "Croce", il ritratto del maggiore "G.B. Noris", i cippi "Sanguinetti e “Barabino" e la "Tomba Gusto"; in quest'ultima, eseguita nel 1904, si notano segni di una sua adesione alle suggestioni del liberty. Fra i suoi ritratti si cita quello di Maurizio Dufour nel portico della Chiesa genovese di San Carlo. E. Luigi Beltrami è morto a Genova nell'anno 1933.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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